Il Quinto Principio di Paul Williams
Il tentativo di entrare nel mondo di un bambino, piccolo, impotente, incapace di parlare o di pensare… e nelle sue esperienze assurdamente complicate, da lui vissute come tentativi di distruggerlo.
L’autore entra nella mente del bambino, condivide il suo nome e la sua storia, partecipa alla sua corporeità e tuttavia è una persona differente. Un tentativo di sopravvivere in circostanze che non lo consentono… e poi di VIVERE!
E da queste primissime esperienze, che possiamo definire traumatiche, nascono dei principi. Dei principi guida che permettono al bambino di sopravvivere nella realtà che lo circonda.
Trovo questo libro molto significativo e rappresentativo di quello che in psicologia definiamo come “esperienza traumatica” e di quello che succede dopo questi episodi. Consiglio questo libro a tutti le persone che lavorano insieme agli altri, con gli altri e soprattutto per gli altri. È un libro forte, ma pieno di verità.
Non è facile per la persona media immaginare com’è “essere dimenticato”, com’è estremo e contro-intuitivo il pensiero di esistere senza gli altri. Il contatto con gli altri è necessario, soprattutto per un bambino, vero? Immagina un bambino di tre, quattro anni che si sveglia al mattino, con il padre che non c’è e con la madre incapace di parlargli tranne che per dirgli di andarsene fuori dai piedi…
Spero che questo #unlibroalmese ti sia piaciuto,
a presto!
Damiana