UN FILO D’ERBA IN MEZZO AL PRATO

Ultimamente ho visto la serie di Netflix “Strappare lungo i bordi” di Zero Calcare.

Racconta le vicende sue, di Secco e Sarah  con falshback ed eventi particolarmente importanti della loro vita. Le vicende raccontate passano attraverso le scuole medie, superiori, fino a tornare al presente. Il racconto di Zero è molto ironico e sarcastico. In queste vicende, è sempre presente un armadillo che rappresenta la coscienza di Zero: un giudice di se stesso sempre pronto a dire il suo parere, e sentenziare su ogni suo comportamento.

Tutti noi abbiamo un armadillo, che a volte ci giudica per i nostri comportamenti… in base a delle regole stabilite non-si-sa-bene-da-chi-e-quando e che fa nascere in noi dei sensi di colpa verso gli altri. Come quando Zero, si sente in colpa per aver deluso la maestra prendendo un brutto voto… “Ma la vedi com’è triste… è tutta colpa tua… ” Gli ripete la sua coscienza/armadillo. Zero racconta: “passavo le settimane a riconquistare la sua approvazione”…

Qui di seguito un dialogo tra Zero e Sarah:

S – “Non sei onnipotente, non sei al centro del mondo della Mazzetti… Te sei un numero in mezzo ad un’infinità di numeri…”

Z – A quel punto mi sa che lei ha visto che tutte le mie certezze stavano andando a pezzi… Ed ha aggiunto:
S – “Ma non ti rendi conto di quanto è bello? Che non porti il peso del mondo sulle spalle? Che sei soltanto un filo d’erba in un prato? Non ti senti più leggero?”
Z -Io non lo so se era proprio così…
Ma quel giorno, in effetti, ho pensato che c’era qualcosa di incredibilmente rasserenante nell’essere solo un filo d’erba. Che non faceva la differenza per nessuno… E non avevo la responsabilità di tutti i mali del mondo.
Ecco la storia di come una prospettiva, uno sguardo diverso può cambiare il nostro sentire. Di come il nostro zaino della vita, a volte, diventa pesante da portare. Poi, se ci fermiamo a guardare, possiamo scoprire che nel nostro zaino ci sono dei sassi che non ci appartengono, che sono di qualcun altro. E così il viaggio della vita diventa molto più semplice.
E il tuo zaino perchè a volte è così pesante? Da dove arriva tutto quel peso?
A presto,
Damiana

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