IL RITUALE DELLA BUONANOTTE

Ti sarà capitato di trovarti in difficoltà con il momento dell’addormentamento del tuo piccolo… Si trovano tanti consigli in giro, tecniche diverse… ma il momento della buonanotte è un momento unico e soprattutto soggettivo. Spesso si pensa che per far addormentare un bambino basti semplicemente leggergli un libro o cullarlo, allattarlo. Ma il momento dell’addormentamento è molto più di una semplice ninna nanna.

Quando il ritmo del sonno inizia a diventare più regolare e quindi prevedibile, è il momento di creare insieme al bambino dei rituali per addormentarsi. Questi rituali della buonanotte saranno fondamentali per il bambino nel suo sviluppo. Durante la crescita possiamo dire che il bambino riempie la sua “cassetta degli attrezzi” con molti strumenti, tutti diversi tra loro… che apprende grazie alle sue esperienze. Il rituale della buonanotte è uno di questi strumenti, che lo aiuterà per esempio nell’addormentarsi all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia… Creare una routine della buonanotte è molto importante per la serenità e la tranquillità del tuo piccolo. Senza un vero e proprio rituale il bambino potrebbe sentirsi confuso e spaventato, soprattutto nei luoghi che non gli sono familiari.

È importante ricordare di adattare il rituale della buonanotte in base allo sviluppo e alle capacità del bambino, per esempio nella scelta delle attività proposte o nei libri da leggere insieme, nel modo di fare le coccole. Il rituale della buonanotte che vi presento di seguito è solo un’idea di come aiutare il bambino ad addormentarsi, ogni genitore e ogni bambino ha le sue esigenze e i propri bisogni… potete adattare queste idee alla vostra situazione personale o  fare a turno o dividere i ruoli tra mamma e papà. Il rituale della buonanotte è molto soggettivo, ogni famiglia può renderlo particolare a modo suo… è anche questo il bello!

Diciamo che ci sono dei punti importanti nel rituale della buonanotte, come delle fasi da seguire per poter accompagnare il bambino verso il momento del sonno… in modo naturale.

Per prima cosa è importante il momento della pappa o della cena… Date da mangiare al bambino allattandolo o usando il biberon, tenendo il piccolo vicino a voi. Questo è un primo momento di coccola… l’allattamento infatti non è solo cibo ma anche e soprattutto relazione, relazione tra il genitore e il bambino. L’allattamento è un gesto di accudimento, cura… che farà sentire il piccolo al sicuro e protetto. È anche una modalità per il bambino di apprendere la comunicazione e lo scambio con l’altro: la mamma guarda il bambino e gli parla; poi lo allatta, in questo momento c’è una pausa nella conversazione; poi il bambino si stacca e guarda la mamma che gli parla… e così a ripetersi questo intervallo comunicativo e pieno d’amore.

Dopo aver dato da mangiare al piccolo, calmatelo scegliendo attività tranquille, questo servirà ad abbassare i livelli di attivazione e di movimento, facilitando il sonno. Cullatelo e cantategli una canzoncina, leggetegli un libro. Fategli le coccole. È molto importante questa fase perché serve a far tranquillizzare il bambino preparandolo al momento del sonno.

Poi, dopo che il bambino si sarà rilassato, mettetelo nel suo lettino… prima che si addormenti, stando poi accanto a lui finché avrà preso sonno. Questo momento aiuterà il bambino ad arrivare ad un’autonomia nel sonno, imparerà in questo modo ad addormentarsi da solo. È importante che all’inizio stiate lì accanto a lui, toccandolo e facendogli molte carezze… Può aiutare in questa fase l’oggetto del cuore: un pupazzino o una copertina con il profumo della mamma, un pezzo di stoffa, il ciuccio… l’oggetto del cuore è fondamentale in questo momento di passaggio. Winnicott parla di oggetti transizionali: nell’arco del primo anno di vita, spiega Winnicott, compare nel bambino un particolare attaccamento ad un oggetto. Il rapporto con questo oggetto ha qualità speciali e i genitori ne capiscono l’importanza, portandolo dietro negli spostamenti e non rompendo la continuità nell’esperienza del bambino. L’oggetto transizionale contemporaneamente unisce e divide: si crea grazie alla fiducia nel mondo ed esprime una continuazione dell’unione immaginaria, ma indica anche l’inizio dell’autonomia.

Infine, mentre il bambino si addormenta, fategli sentire la vostra vicinanza, cantando o toccandolo dolcemente. Mamma e papà sono un punto di riferimento per il piccolo, il momento della nanna può essere vissuto come un momento di distacco e solitudine. Far sentire al bambino la propria vicinanza con le coccole e con la propria voce lo aiuterà a vivere in modo più sereno questo momento.

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e ti sia stato utile, a presto!

Damiana

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